Giro d’Italia 2023, Top/Flop del giorno

La nostra rubrica che traccia il bilancio della giornata appena conclusasi al Giro d’Italia 2023.

TOP

Ineos Grenadiers: La formazione britannica mostra oggi (senza dimenticare ieri) tutta la solidità dei suoi capitani, ma non solo. Già brillanti ieri, Geraint Thomas e Tao Geoghegan Hart sono infatti in grado di fare sostanzialmente corsa alla pari oggi con Evenepoel, riuscendo così (gli unici a farlo) a riuscire a guadagnare su di lui in questo fine settimana. Al loro fianco una squadra solida, che ha visto anche Pavel Sivakov e Thymen Arensman riuscire una buona giornata, restando nelle posizioni alte di classifica. Tatticamente hanno ora molte carte e molti tavoli su cui giocare. E se la forma è questa fino in fondo possono farci divertire.

Primoz Roglic (Jumbo-Visma): La migliore gestione di questa cronometro è la sua. Lo sloveno parte infatti piuttosto lento, concedendo oltre trenta secondi al grande rivale dopo appena 13 chilometri, ma mentre il belga strada facendo perde il suo slancio, il leader della Jumbo-Visma in una parabola opposta, riuscendo a guadagnare progressivamente fino a dimezzare il gap sul traguardo. A cronometro non sembra ancora quello dei giorni migliori, ma ha saputo tirare fuori il meglio da questa giornata per restare col fiato sul collo del rivale..

Damiano Caruso (Bahrain-Victorious): Altra prova solida del ragusano, che si conferma il più in forma della sua squadra. Un bel decimo posto di giornata, concedendo appena 42 secondi al vincitore, ribadisce le qualità dell’esperto corridore siciliano, che dopo il secondo posto del 2021 può regalarsi un altro gran bel Giro.

FLOP

Remco Evenepoel (Soudal-QuickStep): Può il vincitore di giornata e nuova Maglia Rosa essere lo sconfitto di giornata? Appare un ossimoro, eppure oggi il vincitore ha ben poco da sorridere (ed effettivamente lo ha fatto molto poco, se non per protocollo sul podio). Dopo aver dominato la prima cronometro oggi il belga poteva dare la mazzata a questo Giro, ma questa vittoria non è certo il gran colpo che ci si aspettava, né sul cronometro né sul morale dei rivali, che anzi, escono da questo fine settimana, e soprattutto da oggi, con molta più determinazione di prima visto che il muro belga ha mostrato di scricchiolare

Joao Almeida (UAE Team Emirates): Con tre cronometro a disposizione il portoghese era venuto a questo Giro con la consapevolezza che le giornate contro il tempo dovevano essere quelle in cui costruirsi un tesoretto da gestire poi in salita contro i rivali, ma oggi le cose sono andate molto diversamente e non sono pochi i rivali di classifica che gli finiscono davanti. Il regolarista lusitano a questo punto dovrà provare ad inventarsi qualcosa per risalire la china, perché l’ultima crono è quella meno adatta a lui e per salire sul podio c’è parecchia montagna da dover superare.

Stefan Kung (Groupama-FDJ): Anche oggi lo svizzero trova qualcuno di più forte, pagando forse anche il fatto di essere partito in un momento in cui il meteo non era lo stesso rispetto ai corridori con i quali si è dovuto poi confrontare. Deluso, annuncia che non ripartirà martedì. Probabilmente la decisione era stata già presa, e chissà che non sia anche peggio…

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